Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 492

Venezia, 17 agosto 2006
nr. ordine 492
n p.g. 75
 

All'Assessore Giuseppe Bortolussi

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

Oggetto: Bussolai buranelli, ma fatti in Romania”.

Tipo di risposta richiesta: scritta

Premesso che:
- i “busssolai”, biscotti tipici di Burano, hanno acquisito rinomanza internazionale;
- anche i prodotti dolciari tradizionali risultano elemento integrativo della cultura e della storia di una comunità rappresentando quindi non solo un prodotto di rilievo economico ma anche una componente della tradizione di una comunità.

Preso atto che:
- agli uffici Sanità Marittima di Venezia hanno scoperto nei giorni scorsi che un quantitativo di questi dolci tipici dell’Isola dei merletti ma anche dei “bussolai” erano di produzione romena ma con etichetta che garantiva “biscotti come quelli fatti dalla nonna” ed una lavorazione artigianale tipica veneziana.

Considerato che:
- da tempo sul mercato sono presenti prodotti con il nominativo “bussolai” ma che nulla hanno a che fare con la tradizione e le garanzie di tipicità del biscotto di Burano;
- l’offerta di un prodotto di scadente qualità sotto mentite spoglie arreca un grave danno a chi opera nel rispetto delle leggi e della tradizione;
- è una palese violazione della buona fede del consumatore che di fronte al nome “bussolai di Burano” ritiene di acquistare un prodotto fatto in Laguna, con ingredienti che hanno passato il vaglio della genuinità regolata dalle leggi italiane, in ambienti con tutte le garanzie antinfortunistiche e di igiene a garanzia del consumatore e del lavoratore.

Si interroga con urgenza l’assessore alle Attività produttive per sapere:

- quali iniziative intende intraprendere nell’immediato e con la necessaria urgenza per tutelare gli imprenditori veneziani, che hanno mantenuto e rilanciato la tradizione dei “bussolai”di Burano, da importazioni in concorrenza sleale e a rischio del consumatore;
- se intende valutare l’opportunità di promuovere il riconoscimento di un marchio a tutela della genuinità del prodotto e della sua tipicità.

Franco Conte

Vittorio Pepe

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