Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 1763

Venezia, 23 luglio 2009
nr. ordine 1763
n p.g. 71
 

All'Assessore Gianfranco Vecchiato


e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della V Commissione
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Al Presidente della Municipalità Mestre - Carpenedo

Oggetto: Congruità tra previsto 'Giardino delle Mura' ed attuali interventi nel cortile della “De Amicis” di Mestre - modifica dell’attuale progetto dell’area.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Richiamato che:
- la definizione del disegno urbanistico approvata dal Consiglio Comunale per l’area Pio X/Parco Ponci ha sollevato preoccupazioni nelle comunità cittadina;
- l’Assessore competente ha dato garanzie che il progetto urbanistico avrebbe dato maggiore fruibilità di verde e di tutela ambientale e dei reperti storici;

Premesso che:
- dall’articolo apparso sul Gazzettino del 14 luglio 2008 (Giardino di via Pio X, lavori contestati Amico albero: “I tubi sopra i reperti”) si apprende che gli interventi effettuati nel cortile della “De Amicis” - Parco Pio X stanno determinando lo smontaggio di parti delle fondazioni del Castelnuovo di Mestre, il danneggiamento di alcune pietre, la posa sopra tali fondazioni di tubazioni in plastica;

Considerato che:
- da testimonianze che giungono in particolare dall’Amico albero sarebbero fondate le preoccupazioni che si stia procedendo all’asporto di una sezione delle Fondazioni delle Mura del Castelnuovo forse allo scopo di inserivi ulteriori canalizzazioni;
- l’insieme degli interventi non appare teso al "principio della massima grado di tutela" delle già scarse testimonianze superstiti del Castelnuovo di Mestre ed oltretutto in un’area nella quale è previsto il cosiddetto ‘Giardino delle Mura’

Si interroga l’Assessore competente per sapere:

• Quale sia la congruità tra il previsto 'Giardino delle Mura' e gli attuali interventi nel cortile della “De Amicis” di Mestre che stanno determinando parziali danneggiamenti e/o una banalizzazione degli antichi reperti;
• Il blocco temporaneo degli interventi al fine di riconsiderare l’attuale progettazione dell’area tale da prevedere una rimessa in luce di tutte le fondazioni castellane presenti valutando una collocazione dei sottoservizi alternativa o comunque non lesiva del reperto storico;
• E, qualora fosse accertato che vi sia stato una parziale rimozione delle murate assicurarsi del loro ripristino immediato. 

Franco Conte

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