nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1721 | 58 | 15/05/2009 | Sebastiano Bonzio |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Alla Presidente della III Commissione |
21/05/2009 | 20/06/2009 | in Commissione |
Venezia, 15 maggio 2009
nr. ordine 1721
n p.g. 58
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Alla Presidente della III Commissione
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Legge Basaglia: all'Ospedale dell'Angelo viene applicata?
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
Il nuovo Ospedale all'Angelo di Mestre è venduto a livello internazionale come apice della modernità ospedaliera: “l’ospedale tecnologicamente più avanzato d’Italia e all’avanguardia d’Europa”, si legge nel sito internet.
La presidente della IV Commissione d'ambito per la salute mentale della Consulta della salute ha chiesto se risponda al vero il fatto che il reparto di psichiatria del suddetto gioiello di modernità, in aperto contrasto con lo spirito prima ancora che con le prescrizioni della 180/78, non solo non è struttura aperta, come quelle esistenti in altre città italiane, ma, addirittura, sarebbe dotata di una struttura di contenzione per arginare le situazioni più gravi e limitare le intemperanze dei pazienti più "esagitati".
Ad alleviare lo sdegno per questa pratica non può bastare la constatazione della diffusione nella nostra Regione di strutture analoghe: in questi casi il mal comune è comune danno!
Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per sapere:
1) Se risponda al vero la denuncia del presidente della IV Commissione d'ambito per la salute mentale della Consulta della salute, su riportata;
2) Come intenda agire nei confronti dell’Asl 12 Veneziana affinché all’Ospedale all’Angelo si applichi in modo puntuale la legge 180/78;
3) Se intenda promuovere l’intitolazione di una strada o di una piazza a Franco Basaglia per ribadire l'adesione del Comune di Venezia allo spirito della legge che ne porta il nome, per il quale la conquista della libertà del malato deve coincidere con la conquista della libertà dell'intera comunità.
Sebastiano Bonzio
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