| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1666 | 39 | 26/03/2009 | Giovanni Salviato |
Assessore Enrico Mingardi |
30/03/2009 | 29/04/2009 | scritta |
| tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
|---|---|---|
| risposta | 23-04-2009 | Leggi |
Venezia, 26 marzo 2009
nr. ordine 1666
n p.g. 39
All'Assessore Enrico Mingardi
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: completamento piste ciclabili
Tipo di risposta richiesta: scritta
Valutato che il Comune di Venezia sta portando avanti il progetto delineato nel Bici- Plan e recentemente ha realizzato la pista ciclabile sulla Miranese con un percorso promiscuo ciclabile e veicolare;
Visto l’imminenza dei lavori della pista ciclabile sulla dimessa linea ferroviaria Asseggiano –Mestre, la pista sopra il cavalcaferrovia di via Trieste di collegamento tramite ponte-passerella e l’attesa pista ciclabile sul Rio Cimetto;
Considerati il Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (G.U. n. 225, 26 settembre 2000, Serie Generale).
Valutate le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili e gli elementi di qualità delle diverse parti degli itinerari medesimi finalizzate al raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità, tra cui:
- favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all'uso dei veicoli a motore nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio contermine;
- puntare all'attrattività, alla continuità ed alla riconoscibilità dell'itinerario ciclabile, e di ridurre il rischio d'incidentalità ed i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico;
Considerato che gli itinerari ciclabili si dividono in
- piste ciclabili in sede propria;
- piste ciclabili su corsia riservata;
- percorsi promiscui pedonali e ciclabili;
- percorsi promiscui ciclabili e veicolari.
Preso atto altresì che per la progettazione degli itinerari ciclabili devono essere tenuti inoltre presentii seguenti elementi:
- le sistemazioni a verde, le opere di raccolta delle acque meteoriche anche con eventuali griglie
- i tradizionali cartelli (segnaletica verticale), le strisce (segnaletica orizzontale) e gli impianti semaforici, le indicazioni degli attraversamenti ciclabili, le colonnine luminose alle testate degli elementi spartitraffico fisicamente invalicabili, i delineatori di corsia, ecc.;
- nell'illuminazione stradale gli impianti speciali per la visualizzazione notturna degli attraversamenti a raso, che devono tener conto delle alberature esistenti in modo da evitare zone d'ombra, ecc.;
- nelle attrezzature le rastrelliere per la sosta dei velocipedi e, specialmente sulle piste ad utilizzazione turistica, panchine e zone d'ombra preferibilmente arboree, fontanelle di acqua potabile ogni 5 km di pista, punti telefonici od in alternativa indicazione dei punti più vicini, ecc.
Valutato che i percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l'utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti che puntino alla riduzione dell'elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore.
Tenuto conto degli ingombri dei ciclisti e dei velocipedi, la larghezza minima della corsia ciclabile, comprese le strisce di margine, è pari ad 1,50 m; tale larghezza è riducibile ad 1,25 m nel caso in cui si tratti di due corsie contigue, dello stesso od opposto senso di marcia, per una larghezza complessiva minima pari a 2,50 m.
Considerato che ogni progetto di pista ciclabile deve essere corredato dall'individuazione dei luoghi e delle opere ed attrezzature necessarie a soddisfare la domanda di sosta per i velocipedi ed eventuali altre esigenze legate allo sviluppo della mobilità ciclistica.
Si interpella l’assessore alla mobilità per conoscere:
- all’avanzamento dei lavori della pista ciclabile sulla dimessa linea ferroviaria Asseggiano Mestre;
- all’avanzamento dei lavori della pista sopra il cavalcaferrovia di via Trieste di collegamento tramite ponte-passerella;
- all’avanzamento dei lavori dell’attesa pista ciclabile sul Rio Cimetto.
Con riguardo alla pista ciclabile recentemente realizzato sulla via Miranese:
- se è prevista la messa in sicurezza tramite pali metallici o altri sistemi di protezione dalle auto (così come su recenti lavori - vedi pista ciclabile in via Querini in Mestre);
- se sono previste attrezzature quali rastrelliere per la sosta dei velocipedi, fontanelle di acqua potabile e punti telefonici (od in alternativa indicazione dei punti più vicini), ecc.
Giovanni Salviato
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