nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1636 | 23 | 19/03/2009 | Franco Conte |
Assessora Mara Rumiz |
20/03/2009 | 19/04/2009 | scritta |
Venezia, 19 marzo 2009
nr. ordine 1636
n p.g. 23
All'Assessora Mara Rumiz
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Presidente della Municipalità Mestre - Carpenedo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Tutelare l’uso pubblico delle strade di Mestre e definire esattamente nella manutenzione delle strade di uso pubblico ma non di proprietà del Comune gli oneri di manutenzione e di illuminazione a carico della Pubblica Amministrazione.
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che:
- lo sviluppo urbanistico di Mestre ha registrato negli ’50,’60 e ’70 fasi tumultuose nel contesto di un Piano Regolatore elaborato senza tener conto di esigenze di tutela del paesaggio ambientale e di mobilità così come si sono successivamente sviluppate;
- la viabilità, nel cotesto richiamato, è in gran parte ricaduta su strade private di uso pubblico,
si interroga l’Assessore competente per sapere:
- se esiste un aggiornato catasto urbano che indichi esattamente le strade di uso e di proprietà pubblica e quelle di uso pubblico ma di proprietà privata;
- se nella eventuale “confusione” i privati abbiano beneficiato di interventi di manutenzione ed illuminazione non a carico del Comune;
- quale iniziative sono in corso per evitare che tratti stradali di evidente uso pubblico subiscano forme di accaparramento dell’uso esclusivo da parte del proprietario che si manifesta con l’apposizione di indicazione sul terreno di “p. p.” o con l’apposizione del cartello “divieto di sosta” o peggio ancora procedendo ad un utilizzo esclusivo quali il lavaggio della propria autovettura con i connessi intralci al traffico e disagio alla viabilità;
- quali iniziative sono in atto per porre termine a queste abusive compressione dell’uso pubblico delle strade e per prevenire che, l’inerzia della Pubblica Amministrazione, non ricomponga in capo alla nuda proprietà eventuali prerogative abrogate appunto dall’uso pubblico ab immemore.
Franco Conte
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