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Forza Italia - Interrogazione nr. d'ordine 1456

Logo Forza Italia Saverio Centenaro
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1456 68 26/08/2008 Saverio Centenaro
 
Sindaco
Massimo Cacciari
28/08/2008 27/09/2008 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta01-10-2008Leggi

 

Venezia, 26 agosto 2008
nr. ordine 1456
n p.g. 68
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Regolarizzazione condoni

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Preso atto che l’amministrazione comunale- Generale Pratiche Condono - sta inviando avvisi di pagamento a cittadini interessati da condoni edilizi risalti al secolo scorso, generando contestazioni da parte dei medesimi cittadini;

Considerato che:

1- dal 1985 ad oggi, con cadenza novennale (1985 - 1994 e 2003)sono state approvate Leggi che consentivano ai cittadini di regolarizzare gli abusi mediante richieste di Condono Edilizio. Tali richieste hanno superato quota 63.000 nel ns. territorio Comunale, delle quali la maggior parte inoltrate tra il 1985 ed il 1986. I successivi condoni hanno permesso di regolarizzare opere successive al 1983 (data ultima prevista dal primo condono) ovvero di porre rimedio a quelle richieste che erano state presentate in modo incompleto (data la poca chiarezza normativa della Legge 47/85);

2- sulle motivazioni di cotante richieste (da cui non sono esenti le molteplici normative e vincoli che riguardano la maggior parte del territorio Comunale), occorre evidenziare il perchè, dopo 23 anni, circa 14000 pratiche non sono ancora state definite;

3-Le richieste di Condono sono sempre state considerate come "un di più" del normale lavoro degli Uffici Tecnici e, dopo una prima task force (per evitare che si formasse il silenzio-assenso) culminata con l'invio di richieste di integrazioni "pro forma", esse sono state smaltite a singhiozzo o allorquando l'amministrazione riconosceva degli incentivi. Nei momenti "no", una pratica che derivava da una richiesta di sanatoria non evasa costituiva una "seccatura" perchè comportava un duplice lavoro. Non parliamo poi degli abusi ante 1967, che inizialmente,anche dai notai, sono stati considerati come acquisiti e dunque archiviati, mentre oggi devono essere rilasciati.

4- nel 2007 l'A.C. decide di stanziare una somma di bilancio per la formazione dell'Uffico Condono (ben 14 persone) allo scopo di definire le richieste (credo che 9 anni tra l'una e l'altra domanda fossero sufficienti per la loro definizione) e una valanga di inviti ad integrare ovvero a ritirare le Concessioni si abbatte sui cittadini (Due precisazioni: la Nota della Direzione Generale recita "l'ufficio provvede ad una preventiva visura catastale per accertare l'attuale proprietà". Questa è una assurdità, perchè se è vero che il nuovo proprietario ha interesse nel veder regolarizzata la situazione dell'immobile, molto spesso nei rogiti, in caso di opera con richiesta di sanatoria, il venditore manteneva a proprio carico ogni e qualsiasi incompetenza e spesa per la definizione della domanda oggi cosa fa l'acquirente? Integra e paga, per poi rivalersi sul venditore o suoi eredi, magari mediante avvocato?) Inoltre lo stesso atto notarile doveva riportare in modo preciso la presenza della domanda di sanatoria; quindi dire oggi che qualche cittadino si senta sollevato da tale comunicazione da parte dell'Ufficio è fuori luogo.

- Si è parlato delle controfinestre nelle aree soggette a vincolo (Campalto). Sono così sicuri che nel corso degli anni sia stato mantenuto un uguale comportamento e che invece non siano state rilasciate sanatorie, non solo per telai ma anche per verande nelle medesime aree?

- In merito ai diritti di segreteria per il rilascio delle concessioni, è troppo semplicistico affermare che le pratiche risultano ancora da definire in quanto incomplete e, in tale modo, giustificare un incremento dei diritti di segreteria da £.50.000 agli attuali 225,00 Euro.

Ancora una volta i cittadini devono mettere mano al portafogli a causa delle lungaggini e dell'incapacità gestionale dell'A.C. - Sarebbe molto più logico applicare all'importo iniziale dei diritti di segreteria l'incremento derivante dalle tabelle ISTAT, anche perchè non va dimenticato che in molti casi sono dovuti anche oneri di urbanizzazione.

per tutto ciò premesso si interroga il Sig. Sindaco

1- per sapere i motivi per i quali le pratiche di condono non sono state evase nei tempi dovuti soprattutto alla luce del fatto che per ben 36 anni nel Comune di Venezia non c’è stato un Piano Regolatore Generale;

2- per sapere i criteri di merito e metodo utilizzato per le sanatorie ovvero se si considera la data di presentazione della domanda dal parte del cittadino o la data di lavorazione da parte dell’addetto preposto e quindi attualizzando a carico del cittadini i costi di segreteria e degli oneri di urbanizzazione;

3 sapere se è legalmente lecito far pagare ai cittadini i maggiori costi generati dalla non evasione delle pratiche nei tempi in cui sono state presentate.

 

Saverio Centenaro

 
 
Pubblicata il 26-08-2008 ore 00:00
Ultima modifica 26-08-2008
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