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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 1113

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1113 182 25/09/2007 Sebastiano Bonzio
 
Carlo Pagan
Giuseppe Caccia
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della XI Commissione
02/10/2007 01/11/2007 in Commissione

 

 

Venezia, 25 settembre 2007
nr. ordine 1113
n p.g. 182
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della XI Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: In preoccupante crescita gli episodi di vera e propria intimidazione da parte delle formazioni ultras di destra anche a Venezia: sono necessari interventi urgenti di verifica, controllo e prevenzione di questo genere di fenomeno per riportare lo sport alla sua natura di veicolo di messaggi positivi.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che

Il fenomeno dell’intrusione di elementi e pratiche riconducibili a frange dell’estrema destra è in continua e preoccupante crescita negli stadi italiani come dimostra quanto accaduto nella mattinata del 18 settembre scorso a Lucca. In quell’occasione, a conclusione di mirate indagini, la Polizia di Stato ha eseguito numerose perquisizioni domiciliari nel corso delle quali è stato sequestrato diverso materiale ed alcuni strumenti atti ad offendere tra cui “due bandiere riportanti i simboli della svastica e della croce celtica” e, soprattutto è stato data esecuzione a 16 misure cautelari nei confronti di altrettanti aderenti al gruppo ultras di estrema destra "Bulldog", ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai reati di violenza privata, percosse, lesioni personali gravi, minacce, danneggiamento e porto ingiustificato di strumenti atti all'offesa, commessi anche in contesti non prettamente sportivi.

È significativo sottolineare come le pratiche del suddetto gruppo fossero tese a una vera e propria "conquista territoriale" mediante ripetute intimidazioni, anche violente, miranti allo scioglimento di altri club presenti allo stadio.

Considerato che

È interesse e dovere di tutti i soggetti interessati, società sportiva ed Istituzioni, collaborare al fine di prevenire, combattere e reprimere questo genere di fenomeno, impegnandosi affinché lo sport diventi sempre più veicolo di messaggi positivi, anche sul piano sociale oltre che su quello sportivo.

Questa impostazione sembra essere condivisa sia dalla SSC Venezia, che da tempo si muove all'interno di un ampio programma di azioni di sensibilizzazione sul tema dell'antirazzismo negli stadi promosse da Uefa e Rete Fare (Football Against Racism in Europe), sia dal Sindaco che nel 2006 interpretando, per una volta, un sentimento diffusissimo in città ha affermato: "…il Venezia Calcio ottenga importanti risultati sportivi, ma prima ancora perché sia una società esemplare per sportività, comportamenti, etica di dirigenti, giocatori, tifosi. Questo è quello che la città chiede alla sua squadra di calcio, a cominciare dal rifiuto di violenze e razzismo, che non devono trovare neanche il minimo spazio".

L'Amministrazione comunale o società da essa controllate (si pensi alla sponsorizzazione del Casinò di Venezia SpA) mette in atto numerose azioni di sostegno all’attività del Calcio Venezia, soprattutto mettendo a disposizione lo stadio nel quale la squadra disputa le sue gare interne.

Considerato che

Negli ultimi tempi a Venezia sono in preoccupante ascesa gli episodi di violenza ed intimidazione pubblicamente riconoscibili, come le scritte “giornalisti terroristi” e “giornalisti attenti” presso la sede de “La Nuova Venezia” firmate con la croce celtica, simbolo tipico delle formazioni politiche dell’estrema destra, cosi come sono aumentate le segnalazioni rivolte direttamente a questo gruppo consigliare o ricostruibili mediante una semplice ricognizione degli ormai tipici strumenti di comunicazione “del mondo ultras” (blog, forum, ecc.), dalle quali si evince addirittura che alcuni gruppi ultras, dopo raggiungimento dell’obiettivo dell’estromissione di altri gruppi dalla curva, si pongono anche quello sconcertante di dissuaderne altri dall’usufruire di un treno in partenza da Venezia per assistere alla partita Verona – Venezia che si disputerà domenica 30 settembre.

Nelle ultime settimane, in sospetta concomitanza con i suddetti eventi, sono "comparsi”, ad imbrattare i muri dello stadio di proprietà del Comune di Venezia “Pier Luigi Penzo”, alcuni “murales” vergognosi raffiguranti croci celtiche. Murales che non ci risulta abbiano scatenato l’indignazione né dei paladini del decoro cittadino (questa volta veramente oltraggiato, vista l’evidente incompatibilità delle suddette manifestazioni grafiche con la storia orgogliosamente antifascista della città di Venezia!), né la messa in campo di strumenti e forze tesi all’individuazione degli esecutori delle scritte, come invece accaduto nei mesi scorsi per writers artisticamente ben più dotati.

Viene riportata, sempre in sospetta concomitanza con le suddette segnalazioni, la presenza all’interno dello stadio di individui che indossavano indumenti richiamanti al Veneto Fronte Skinheads, organizzazione politica di estrema destra, che conta tra le sue fila numerosi aderenti coinvolti in procedimenti penali con l'accusa di istigazione all'odio razziale, apologia di genocidio culminati con il rinvio a giudizio, disposto dal GUP di Verona, a carico di 46 imputati presunti appartenenti a Veneto Fronte Skinheads.

Ritenuto che

L’intreccio di questi eventi, di questa catena di violenze, concorre a formare una situazione inaccettabile e fastidiosa per Venezia, per il mondo dello sport della nostra città, per l’Amministrazione Comunale e per il Calcio Venezia che dovrebbero avere come obiettivi l’estromissione dalla città e dal mondo sportivo di qualsiasi forma di violenza e di ogni fenomeno atto ad intimidire e a trasformare le partite di calcio da festa della passione sportiva, usufruibile da tutti i cittadini, ad occasione di violenza e sopraffazione.

Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco affinché riferisca urgentemente in merito per chiarire:
1. se l’Amministrazione è a conoscenza della situazione nei termini sopra descritti;
2. se intende provvedere con la massima urgenza a concordare con la Prefettura di Venezia e le forze dell’ordine azioni atte a prevenire, combattere e reprimere i fenomeni di intrusione in città e allo stadio di elementi e pratiche riconducibili a frange dell’estrema destra e di tutti i tentativi di intimidazione, violenza e coercizione sopra descritti o, nel caso vi abbia già provveduto, riferisca in merito alle iniziative che sono state concordate, alla loro eventuale attuazione, ai risultati previsti e a quelli effettivamente ottenuti;
3. se l’Amministrazione comunale si è fatta parte attiva presso SSC Venezia al fine di concordare un’insieme di azioni di sensibilizzazione delle tifoserie al fine di raggiungere il risultato dell’estromissione dalla città e dal mondo sportivo di qualsiasi forma di violenza e di ogni fenomeno di intimidazione per fare in modo che le partite di calcio siano un effettivo momento di festa della passione sportiva, godibile da tutti i cittadini, anziché un’occasione di violenza e sopraffazione.

 

Sebastiano Bonzio

Carlo Pagan
Giuseppe Caccia

 
 
Pubblicata il 25-09-2007 ore 00:00
Ultima modifica 25-09-2007
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