nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1080 | 162 | 14/08/2007 | Alfonso Saetta |
Assessore Pierantonio Belcaro |
16/08/2007 | 15/09/2007 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 30-08-2007 | Leggi |
Venezia, 14 agosto 2007
nr. ordine 1080
n p.g. 162
All'Assessore Pierantonio Belcaro
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: ANCHE VENEZIA HA UN ASSESSORE ALL’AMBIENTE!?!
Tipo di risposta richiesta: scritta
PREMESSO CHE,
l’Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia finalmente si è recentemente recato nell’isola di Pellestrina a visitare le discariche abusive e i diversi cumuli di materiali vari che occupano spesso abusivamente il suolo, sia pubblico che privato, in tutto il litorale della laguna veneziana!
SI INTERROGA,
l’Assessore competente su come sia riuscito così velocemente ad arrivare a Pellestrina saltando molto curiosamente l’isola del Lido, che si sarebbe dovuta trovare sul suo percorso, e ove denunce di cittadini evidenziano come nell’area del lungolaguna tra l’ex cantiere comunale Venmar e lo storico abitato di Malamocco, a destra di via S. Gallo in direzione Sud, continuano ad alzarsi con il vento polveri neppure tanto sottili da ammassi di materiali di risulta edile tritati, in spregio delle più elementari regole di tutela dell’ambiente e protezione dai rumori!
SI DOMANDA,
inoltre, perché l’amministrazione comunale persista nel non intervenire e lasci la zona in condizioni di generale e assoluto degrado anche per quanto riguarda l’assenza di sistemi di drenaggio delle acque meteoriche che colano dagli accumuli di rifiuti edili frantumati!
SI CHIEDE,
infine, perché l’Azienda comunale ASM abbia affittato una porzione di prato ex comunale ora privato sempre in quella zona per la sosta delle autovetture rimosse dalle strade del Lido e Pellestrina, veicoli spesso in condizioni precarie, che colano oli e carburanti sull’erba, cosa che oggi non è più consentita neppure nell’ultima autofficina o autocarrozzeria ! Ciò ancor più grave, disponendo il Comune di attigue aree almeno con piazzali lastricati se non addirittura coperti!
Alfonso Saetta
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