nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1038 | 143 | 04/07/2007 | Sebastiano Bonzio |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Al Presidente del Consiglio comunale Renato Boraso |
09/07/2007 | 08/08/2007 | in Consiglio |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 05-12-2008 | Leggi |
Venezia, 4 luglio 2007
nr. ordine 1038
n p.g. 143
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: ANCORA UN INCIDENTE AL PETROLCHIMICO DI PORTO MARGHERA: QUALI LE CONSEGUENZE PER I LAVORATORI E I CITTADINI?
Tipo di risposta richiesta: in Consiglio
Premesso che
alle ore 12. 10 di Martedì 3 luglio 2007, la Centrale operativa della Polizia municipale, sentiti i Vigili del Fuoco, avvisava che un incendio di grandi dimensioni si era sviluppato presso un deposito di oli al cracking di Porto Marghera - Polimeri Europa (impianto CR 1-3), fatto che poteva essere facilmente riscontrato dalla cittadinanza a causa dell’enorme colonna di fumo, visibile a chilometri di distanza;
successivamente, alle ore 12.52, la Protezione civile del Comune di Venezia, sentiti i vigili del fuoco, ha reso noto che l'incendio a Polimeri Europa è stato domato e che, fino alla completa riattivazione del processo di cracking sarebbero stati inviati in torcia i prodotti di processo, con conseguente sfiaccolamento ampiamente visibile (tutti hanno potuto notare per ore le fiamme alte oltre 50 metri e una persistente colonna di fumo).
le prime fonti giornalistiche e la Protezione civile si sono sbilanciate rassicurando cittadini e lavoratori sull’assenza di rischi significativi, assicurando che la situazione sarebbe stata monitorata, assieme ai vigili del fuoco e ad Arpav, sino al riavvio dei processi di produzione
Considerando che
l’incendio ha liberato in aria grandi quantità di idrocarburi e di altri prodotti chimici conseguenti alla combustione anomala e che parte significativa del territorio sarà per giorni interessata dalla ricaduta delle sostanze nocive, tenuto conto che da eventi di combustione anomala vengono a formarsi prodotti chimici potenzialmente pericolosi per la salute.
questo ennesimo incidente riporta al centro dell'attenzione il problema del grado di sicurezza e di manutenzione degli impianti chimici del Petrolchimico ( i più nuovi sono degli anni 70 ed hanno più di 30 anni) e quello dei rischi ai quali sono sottoposti quotidianamente i lavoratori di Porto Marghera e tutti i cittadini dei territori vicini;
Quanto accaduto rafforza la nostra convizione che sia assolutamente necessario sottoporre questi impianti, anche per il loro normale esercizio, non solo nel malaugurato caso si scegliesse di dar concretamente seguito alla decisione di procedere di aumentare la produzione dell'impianto DL1 e 2 che produce dicloroetano (prodotto cancerogeno riconosciuto), alle necessarie Valutazioni di Impatto Ambientale.
Il diritto alla salute e alla sicurezza di lavoratori e cittadini, assieme al diritto al reddito dei lavoratori, deve essere garantito ed è inalienabile!
Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per conoscere:
l’esatta dinamica dell’episodio citato;
la natura delle sostanze fuoriuscite durante l’incendio anomalo;
il risultato delle indagini sulle aree interessate dalla ricaduta delle sostanze combuste e sulle eventuali conseguenze sulla salute dei cittadini e lavoratori;
so non ritenga non più rinviabile procedere ad una verifica sullo stato di sicurezza e manutenzione complessivo degli impianti del Petrolchimico, alcuni dei quali in funzione da oltre 30 anni, per accertarne la compatibilità con l’ambiente e la salute pubblica;
se non ritenga utile intenda procedere alla costituzione di una commissione tecnica - formata anche da tecnici indipendenti - che verifichi il grado di sicurezza di tutti gli impianti in esercizio a Porto Marghera.
Sebastiano Bonzio
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