Seduta del 25-02-2008
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_280 | 25-02-2008 | approvato all'unanimità tabella votazione |
1263 |
Oggetto: Sollecitare il Ministro del Lavoro e il Ministro della Sanità a emanare i decreti necessari all'organizzazione del "Fondo per le vittime dell'amianto" e del "Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici." E il decreto sulle modalità di attuazione delle norme inerenti i benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto.
CONSIDERATO CHE nel nostro territorio sono state riscontrate, nell'ultimo trentennio, centinaia di patologie asbesto-correlate, tradottesi in decine di decessi;
TENUTO CONTO dell'alto numero di denunce e di segnalazioni presentate sia dai sanitari che dai familiari delle vittime alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, e della conseguente apertura di centinaia di fascicoli d'indagine;
ATTESO CHE, l'epidemia di mesoteliomi, carcinomi polmonari, asbestosi e altre patologie professionali conseguenti all'utilizzo indiscriminato dell'asbesto rappresentano, e rappresenteranno ancor di più in avvenire, un problema sociale rilevante;
RITENUTO altresì che l'estesa diffusione sul territorio provinciale del fenomeno sopra descritto, rende opportuna un'iniziativa nei confronti del Governo, affinché l'impegno civile profuso nella battaglia volta a sostenere le vittime dell'amianto, possa avere margini di successo più estesi e che per tanto si rende necessario stimolare l'adozione di analoghe iniziative di sollecitazione al Governo anche da parte di altri Enti Locali;
FATTO PRESENTE CHE, poste le considerazioni precedenti, è improcrastinabile l'emanazione dei decreti attuativi delle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria 2008 (art. 1 commi 241-246, art. 2 commi 440-443, legge 244/2007), inerenti all'organizzazione del “Fondo per le vittime dell'amianto” e del “Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici”, nonché del decreto sulle modalità di attuazione delle norme inerenti i benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto, previsti dall'equivoco art. 1 commi 20, 21, 22 della legge 247/2007 (oltre che da tutta la legislazione precedente, art. 13 legge 257/1992 e modifiche), disposizioni della Legge Finanziaria ispirata al Disegno di Legge A.S.23 del Senato, sottoscritto da decine di senatori;
PROPONE
1) di sollecitare l'emanazione da parte del Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale (di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze) del decreto attuativo sul “Fondo per le vittime dell'amianto” nei tempi previsti (entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008); il fondo deve essere rivolto a TUTTE le vittime, con particolare attenzione per quelle che fino ad oggi non hanno beneficiato di alcun sostegno (a titolo d'esempio, coloro i quali hanno subito un'esposizione ambientale o professionale, come le mogli che lavavano le tute da lavoro, o coloro i quali hanno svolto attività lavorative esposte all'amianto all'estero e una volta rimpatriati hanno contratto la patologia);
2) di sollecitare l'emanazione da parte del Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, del decreto sulle modalità di accesso ai benefici previdenziali per esposizione professionale ad amianto nei tempi previsti (entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge 247/2007); di risolvere, così, l'enorme contenzioso aperto sulla questione dei benefici previdenziali, evitando ulteriori discriminazioni per i lavoratori e le lavoratrici, che hanno già dovuto subire un peggioramento della qualità della vita e una riduzione dell'aspettativa di vita;
3) di sollecitare l'emanazione da parte del Ministro della Sanità, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, del decreto attuativo sul programma decennale inerente il “Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici” nei tempi previsti (entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008);
4) di assegnare all'apparato tecnico comunale il compito di far conoscere il deliberato odierno agli altri Enti Locali e alla Regione del Veneto ai Gruppi parlamentari, al Capo dello Stato, ai Presidenti dei due rami del Parlamento, alle segreterie provinciali, regionali, nazionali dei Sindacati Confederali e all'Associazione Italiana Esposti Amianto di Venezia al fine di garantire la massima diffusione ed efficacia dell'iniziativa proposta e di estendere tale deliberazione alle varie strutture territoriali. Il deliberato va inviato con la modalità più veloce a disposizione dell'ente ai tre Ministri incaricati dell'emanazione dei decreti.
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